TRADUTTORE

lunedì 2 febbraio 2009

POST DI ANTHOS

PIENAMENTE DACCORDO (PANEOLA)

Morire di fame o morire di freddo il risultato non cambia. La morte è sempre lì che aspetta!
Il problema maggiore è che si è persa la fiducia nel prossimo, quello stesso prossimo che dovrebbe essere aiutato, ed ancor più quello che dovrebbe aiutare. Non sono un bastian contrario, però cerco di essere sempre quanto più equilibrato nei miei comportamenti e nei miei commenti.
Lasciarsi trasportare dall'onda della emotività non sempre dà i risultati sperati.
In un mondo attuale dove il primo sentimento è
l'egoismo, ciò che manca non sono le donazioni, ma il DONARSI, perchè in questo verbo è racchiuso il vero spirito dell'altruismo: la continuità d'azione.
La raccolta di indumenti e vettovaglie, la donazione di una somma + o - significativa, risolvono il problema di un ristretto lasso di tempo; donare se stessi può risolvere le necessità di una o + vite.
Latte adulterato, vettovaglie riciclate, donazioni mai arrivate a destinazione, vendita al mercato nero di aiuti umanitari su scala nazionale, sono cose che fanno rabbrividire e scoraggiare. Nonostante tutto non bisogna demordere, agire ed operare bene anche nel proprio piccolo con la speranza di sconfiggere l'egoismo e recuperare la fiducia in una umanità migliore.
Più volte ho sentito ripetere in questi giorni di commemorazione della MEMORIA: chi salva una vita,salva il mondo.
Ed io condivido. A presto!
Anthos

3 commenti:

Erre54 ha detto...

Grazie per essere passato dal mio blog..cosi ho scoperto questo tuo angolo di paradiso
ciao
erre

Anthos ha detto...

E' morto un barbone a Milano; un senza tetto fregato dal freddo, dalla fame e forse anche dalla sete. I mezzi di comunicazione si sono limitati a darne una striminzita notizia, aggiungendovi che solo a Milano dall'inizio dell'anno già c'erano stati altri otto decessi per lo stesso motivo. Stiamo parlando di un anno sostanzialmente ancora in fasce e lattante, pensate poi quando sarà avanti nel tempo e prossimo a lasciare il passo al successivo. Per allora (in 12 mesi), sarà successo di sicuro un'ecatombe di MORTI PER SELEZIONE INNATURALE.
Sì innaturale, e passeranno nel dimenticatoio cancellati dal generale egoismo che solo ci spinge e ci governa.
Paneola li chiama clochard, io li chiamo per quel che sono, BARBONI, cittadini senza dimora, sventurati di un mondo che va irresponsabilmente allo sfascio. Ed allora ripeto che E' MORTO UN BARBONE, ed è morta anche ELUANA, per la quale non serve il cognome, tutto il mondo la conosce e conosce la sua triste storia. Per lei giustamente si sono mossi con pareri discordi le più alte cariche politiche e personalità della cultura di tantissimi Stati; in Italia poi si è scatenato uno scontro politico senza precedenti, azzuffandosi senza moralità cavalcando una tigre che ha quasi messo in crisi un governo.
Ora mi chiedo le voci squillanti di berlusconi e di cichitto, o quelle garrule di quella nullità di gasparri e di bonaiuto o quelle viscide di bocchino e della lega nord o dell'innominabile quagliarelli(notare le minuscole).
Non da meno sono stati i vari veltroni e di pietro con i loro insoddisfatti ed insicuri codazzi animati da un solo ideale, di darsele di santa ragione, senza mai concludere nulla.
Ecco!!!!! Ora tutti tacciono, Eluana è morta, ma chi penserà a non far più morire i BARBONI, chi di questi politici si preoccuperà di fornirgli un pasto caldo ed un tetto sulla testa. Chi di qusti si porrà il problema di capire se la loro sete di potere, le loro connivenze ed il loro egoismo non sia stato causa delle loro morti.
Per Eluana qualcuno ha detto omicidio di legge,
per i barboni io dico morte continua per egoismo.
Anthos

Anonimo ha detto...

Complimenti per i vostri articoli e per il blog...

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